Siamo a Capri tutti i giorni, ma quanto sappiamo dell'altra Capri? E non solo di Anacapri ma proprio di un altro modo di vivere l'isola fatto di scarpe comode e chiuse, di zaini in spalla e tanto cammino tra sentieri scoscesi, vegetazione fitta, farfalle api e lucertole e silenzio rotto solo dai nostri passi, di mare che si infrange con violenza sugli scogli.
Tutti in seggiovia
L'ultima domenica di giugno ci siamo lasciati alle spalle il via vai della Piazzetta e di Tragara per salire su Monte Solaro, su una seggiovia lenta e tranquilla quel tanto che basta per farti spiare le case bianche di Anacapri dall'alto e illudersi della vicinanza di Ischia e Procida. L'arrivo in cima (589 metri) toglie il fiato: non solo la bellezza è abbagliante ma lascia senza parole quanto, nonostante l'altezza, sia possibile scorgere anche da lassù, le diverse gradazioni del colore del mare, da un verde perfettamente smeraldo ad un blu intenso e profondo, con tutto quello che c'è in mezzo e gli scogli schiaffeggiati dalle onde.
Da Monte Solaro si può scendere anche a piedi e il consiglio è quello di indossare scarpe adatte ai sentieri di montagna (per quanto belle, le classiche sneakers non sono l'ideale), il percorso è abbastanza semplice e solo in qualche punto, soprattutto se non siete abituati (come alcuni di noi) può risultare un po' difficoltoso ma quanto meno avrete episodi divertenti da raccontare a casa...
Nel silenzio di Cetrella
Scendere a piedi vi farà godere di un altro pezzetto di panorama, altrimenti irraggiungibile, quello dell'Eremo di Cetrella su una strada che profuma di alloro ed erba cetra: l'eremo è una piccola chiesa dedicata a Santa Maria di Cetrella, una costruzione bianca come quelle dell'isola, ma solitaria e a picco, letteralmente, su Marina Piccola. Sui due terrazzetti che profumano di glicine e basilico abbiamo giocato per un po' a riconoscere i punti più noti di Capri ma poi siamo rimasti a guardare il panorama in silenzio e a respirare l'aria pulita.
Un pomeriggio al Faro
Dall'eremo di Cetrella si torna indietro e poi si segue il sentiero in discesa, questa forse la parte più stancante del percorso, e in una ventina di minuti, dipende dall'andamento del gruppo, si arriva di nuovo ad Anacapri e da lì in bus a mare: dopo tutto quello visto dall'alto siamo finalmente sotto la Scogliera della Migliera, a Punta Carena, con il Faro che ci guarda.
Qui è come lo immaginavo: la baia è aspra e il mare, quando le onde sono più forti, ti travolge se sei seduto sullo scoglio più in prossimità del salto, l'acqua è di un blu/verde intensissimo, fredda. Non è un mare semplice ed è il suo bello e il suo fascino. Faccio un bagno breve per via di qualche medusa, mi mantengo a galla solo muovendo le braccia per il resto mi lascio cullare dalla corrente.
Un pomeriggio al Faro è come essere in un film degli anni '50 con le terrazze di legno e i pergolati a fare ombra, qualche spogliatoio e sedie a sdraio: l'aria è rilassata, senza chiasso e confusione, le persone sono belle e anche noi nonostante i sentieri e le guance rosse. E poi sarà la caponata di Antonio con il pane al finocchio sotto, il vino con le pesche, la torta alle mandorle ma la terraferma sembra lontana lontana e questo pomeriggio fermo e perfetto.
FAQ - Domande frequenti
Seggiovia di Monte Solaro: orari, biglietti e prezzi
Come arrivare: autobus per Anacapri, fermata Piazza Vittoria
Tempi di percorrenza: 12 minuti per la singola tratta
Ingresso: adulti, Euro 14 salita e discesa, Euro 11 solo salita o discesa; Bambini da 0 a 7 anni gratis, in braccio ai genitori.
Apertura e orari:
9.30 - 17.30 da maggio a ottobre. A luglio e agosto: venerdì e sabato fino alle 20.00, con ultima discesa alle 20.30.
09:30 - 16:30 marzo e aprile
10.30 - 15.30 da novembre a febbraio
Note: le sedute della seggiovia sono singole, c'è una barra a protezione che però può essere facilmente alzata, quindi non consigliamo il viaggio con bambini piccoli o vivaci. Orari e tariffe possono variare, consigliamo di verificarle presso gli info point di Marina Grande o della Piazzetta.